venerdì 8 giugno 2012

Sguardi dall'Emilia

Case accartocciate, accampamenti improvvisati nei giardini, capannoni divelti, sguardi spauriti.
Sì, ma sguardi forti e decisi, di persone, abitanti e volontari operosi, indaffarati, tenaci, sguardi che riempiono le strade e le vie, sguardi pronti ad aiutarsi a vicenda, sguardi pronti a reagire.
Quello che ho visto è che questi sguardi hanno scelto di vivere, perché se una cosa è rimasta in loro, è la speranza.

3 commenti:

  1. Già. Io penso comunque che sia l'unica scelta che hanno e vogliono darci dentro perchè funzioni al meglio.

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  2. la speranza è tutto in questi casi :)

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  3. Gli emiliani sono forti, non è certo un terremoto che ci abbatterà, la paura è tanta e ti dirò non se ne va, te lo dice una che ogni sera prima di mettersi a letto prepara i vestiti accanto al letto e che ha sempre lo zaino pronto, ma ci stiamo aiutando tanto tra noi e per fortuna c'è gente che ci aiuta anche da fuori se si dovessero attendere certe autorità campa cavallo, ma la voglia di ripartire è troppa per aspettare.

    Taty

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